Stefano Todeschi

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Come usare le mani quando si parla in pubblico

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Gesticolare usando le mani in modo davvero espressivo quando parliamo con le persone. Lo scopo è di rendere più chiari i nostri contenuti e facilitare la comprensione da parte delle persone che ci ascoltano. Mano a mano che procederemo andremo a livelli di ricchezza della gestualità sempre più profonda.

Cominciamo subito con alcune considerazioni generali, di cui ho già parlato in modo più approfondito in un altro articolo, e che è indispensabile riassumere qui, e poi andremo sempre più nel dettaglio per vedere come gestire le relazioni fra i contenuti di cui parlerai.

E alla fine ti svelerò anche un trucco espressivo che farà la differenza netta fra il modo di gesticolare con le mani comune è un modo davvero speciale e coinvolgente.

 

1. Dove posizionare le mani quando si parla in pubblico

Distinguiamo 2 posizioni neutre basilari:

  • la posizione neutra 1: i piedi sono leggermente divaricati, il peso del corpo è distribuito equamente fra piede destro e piede sinistro, le ginocchia sono morbide, le braccia sono abbandonate lungo i fianchi;

  • la posizione neutra 2: come nella posizione neutra uno, i piedi sono leggermente divaricati, il peso del corpo è distribuito equamente fra piede destro e piede sinistro, e le ginocchia sono morbide, mentre le braccia sono piegate a formare un angolo acuto e le mani si incontrano dolcemente.

 

Non sto neanche qui a dire che le mani non vanno tenute in tasca, modello maleducato, e nemmeno dietro la schiena come volessimo controllare i lavori in corso per strada. Parentesi: nemmeno una sola mano in tasca.

 

Ma allora quale delle due posizioni preferire, la neutra 1 oppure la neutra 2? Quando parliamo e interagiamo con le persone le mani si devono vedere quanto più possibile. Per questo ti consiglio di scegliere la posizione neutra 1 oppure la posizione neutra 2 a seconda della situazione.

 

POSIZIONE NEUTRA 1

Se per esempio stai girando un video e sei sicuro o sicura che, tenendo la posizione neutra 1, l'inquadratura taglierebbe le tue mani, ti sconsiglio di tenerle abbandonate lungo i fianchi. Perché altrimenti l'effetto sarebbe da moncherino. Oppure potresti dare la sensazione di avere qualche cosa da nascondere. È ciò che per esempio che ho sconsigliato di fare a una persona in consulenza con me che teneva le mani nascoste all'esterno dell'inquadratura perché usava il telecomando per il teleprompter.

Ti ricordo che il teleprompter è lo strumento che si utilizza per leggere i contenuti quando si registra un video, un po' come il gobbo in TV. Ogni tanto le mani possono finire all'esterno dell'inquadratura, ma per l'appunto ogni tanto.

Se invece ti trovi in piedi, sul palco di una conferenza, o in cerchio con più persone o comunque in una situazione in cui le tue mani non siano coperte per esempio da una scrivania, puoi tranquillamente utilizzare la posizione neutra 1.

 

POSIZIONE NEUTRA 2

Ti consiglio invece di usare la posizione neutra 2 tutte le volte che le tue mani potrebbero essere coperte, per esempio da un tavolo, o per esempio tagliate da un'inquadratura un po' stretta mentre stai girando un video.

Consiglio la posizione neutra 2, anche quando sei seduto o seduta, sia in presenza sia in video conferenza. Anche in posizione seduta, da una parte cerca di distribuire il peso del corpo equamente, il che significa appoggiare entrambe le piante dei piedi a terra, e dall'altra appoggia gli avambracci oppure anche solo i gomiti al tavolo in modo tale da poter mostrare le tue mani mentre parli e gesticoli.

 

2. Come tenere le mani quando si parla in pubblico

Può capitare che la situazione in cui ci troviamo a parlare possa ingenerare in noi tensione. Conseguenza di questo, iniziamo a strizzare le mani fra loro come fossero due asciugamani intrisi d'acqua per volerle sgocciolarle. Questa tensione, che proprio psicologicamente e che materializzo fisicamente, può trasmettersi facilmente alle persone che ascoltano.

Quando infatti guardi una persona che stritola le mani, non è necessario che tu dica esplicitamente "eh guarda come quella persona com'è tesa", ma è sufficiente che tu abbia una percezione anche inconscia di tensione per sentire che lo stato emotivo di chi parla è tutt'altro che rilassato. Purtroppo la tensione ha una proprietà sua specifica e cioè la proprietà transitiva: questo significa che se chi parla è in tensione anche chi ascolta può andare in uno stato di tensione.

Nella posizione neutra 2, allora, è opportuno che le mani si incontrino dolcemente. Questo porterebbe a un ulteriore vantaggio: le mani sono pronte per muoversi liberamente mentre stai parlando.

 

A proposito di questo, ti suggerisco di prendere la tua copia gratuita del video corso GESTICOLARE BENE, dove ti spiego passo dopo passo come osservare il tuo modo di gesticolare.

 

Quindi ti ricordo ceh le mani si devono incontrare dolcemente, è indifferente che sia la destra sopra la sinistra, ciò che conta è che tu percepisca sensazioni di relax.

 

3. Come usare le mani per marcare un punto fermo

Esistono due macro famiglie di gesti: i gesti simmetrici e i gesti asimmetrici.

 

GESTO SIMMETRICO

Si parla di gesto simmetrico quando entrambe le mani fanno la stessa cosa un po' come se fossero l'una lo specchio dell'altra.

 

GESTO A-SIMMETRICO

Il gesto è asimmetrico quando la mano destra fa una cosa, mentre la mano sinistra ne fa un'altra, magari ti consiglio di vedere il video sopra scorrendo proprio il capitolo numero 3. 

Per marcare un punto fermo all'interno del tuo discorso, che per esempio può essere una parola chiave che vuoi sottolineare con forza, puoi fare un gesto simmetrico deciso con le mani come se tu volessi fare l'azione di piantare qualcosa, di fissarlo lì in quel posto, di obbligare quel qualcosa a restare lì dov'è, in pratica metterlo in sicurezza.

Peraltro parlare gesticolando aiuta il fluire dei pensieri, quindi aiuta a parlare meglio, ho approfondito l'argomento qui.

 

4. Come usare le mani per rifiutare un concetto

Immagina una persona che ti stia parlando e che ti dicesse "è fantastico quello che stai facendo", ma che al contempo dimostrasse entrambe le mani con un gesto che tipicamente utilizzeremo con il significato di fermare le persone. Avresti probabilmente la percezione inconscia di una incongruenza nel messaggio.

Mostrare con forza le palme delle mani significa comunicare il desiderio di uno stop, oppure di un rifiuto, oppure di una qualche forma di censura di ciò che stiamo vedendo o sentendo dall'interlocutore (nel video sopra puoi vederlo in concreto).

Anche questo gesto può essere usato in modo simmetrico o asimmetrico. Il gesto simmetrico sembra essere più potente di quello asimmetrico. E in generale è così, tuttavia se abbiamo gesticolato fino a quel momento in modo simmetrico diventa opportuno fare una variazione e compiere il gesto allora in modo asimmetrico.

Il punto infatti non è tanto scegliere un tipo di gesticolazione, cioè simmetrica o asimmetrica, ma di integrare l'una con l'altra per dare quanto più possibile varietà al nostro modo di esprimerci e comunicare con le persone, anche con le mani.

 

5. Come usare le mani per confrontare due concetti 

Per confrontare due concetti è utilissimo porli nello spazio. Faccio finta che i concetti possono avere una loro materia fisica, e decido di collocarli nello spazio utilizzando le mani.

Immagina allora di posizionare il concetto A nello spazio davanti a me e lo colloco con una mano, e poi faccio la stessa cosa con il concetto B, collocandolo in posizione ben distinta rispetto al concetto A.

Sempre nel video sopra ti mostro come tenere fermi i concetti nello spazio in modo tale che chi ti ascolta e ti guarda, osservando le mani, abbia sempre la percezione di vedere l'oggetto immaginario di cui stai parlando. Peraltro, se guarderai il video, avrai modo di vedere un trucco espressivo che ti consiglio di utilizzare, e di cui comunque ti parlo al termine di questo articolo.

Il lavoro, in sostanza, consiste nel gestire le mani nel modo più preciso possibile.

Naturalmente possiamo stabilire anche una gerarchia di concetti, per cui posso collocare idealmente nello spazio i concetti uno sopra l'altro, oppure uno sotto l'altro.

 

6. Errori da evitare quando usiamo le mani parlando

Vediamo solamente due errori che dobbiamo evitare, uno è un errore generale, l'altro riguarda invece le situazioni di video call o video conferenza.

 

PRIMO ERRORE DA EVITARE USANDO LE MANI

Se dobbiamo da una parte evitare la tensione, d'altra parte dobbiamo evitare anche l'effetto stracchino. Abbiamo un effetto stracchino quando muoviamo mani e braccia in modo spento, come se noi non avessimo controllo né delle mani nelle braccia, insomma come se non fossero nemmeno nostre.

 

Dobbiamo invece avere la forza per gestire la posizione degli oggetti immaginari che andiamo a porre nello spazio con  un'energia che sappia coinvolgere la persona che abbiamo davanti. Ricordiamoci che il nostro scopo è rendere quanto più semplice chiaro possibile il messaggio per il nostro interlocutore. Abbiamo le mani, possiamo usarle, dobbiamo allora usarle nel modo più coinvolgente possibile.

 

SECONDO ERRORE DA EVITARE USANDO LE MANI

La videocamera, ma anche la webcam per le video conferenze, è una sorta di lente di ingrandimento. Ti sconsiglio allora di indicare i concetti A e B contrapposti spostando eccessivamente le mani a destra o a sinistra. Uno spostamento troppo ampio potrebbe essere utile se ti trovassi su un palco o comunque davanti a un folto gruppo di persone. Davanti alla videocamera invece è sufficiente un piccolo movimento che potresti fare con due mani, oppure potresti fare anche con una sola mano.

 

7. Come usare le mani per confrontare tre concetti

Quando vogliamo confrontare tre concetti e vogliamo aiutarci anche in questo caso gesticolando e quindi usando le mani, valgono gli stessi principi che abbiamo visto sopra al punto numero cinque, dove ti parlavo del confronto fra due concetti. Abbiamo solo bisogno di un'attenzione in più. 

Parlare di tre concetti massimo è utile per semplificare l'ascolto da parte delle persone: qui ho parlato della gradazione dei contenuti utilizzando proprio tra i concetti massimo.  

Per gesticolare bene e usare bene le mani, dobbiamo fare attenzione a mantenere nello spazio gli oggetti immaginari. Ciò significa che prima di passare al concetto successivo devo tenere ben fermo nello spazio il concetto immaginario precedente. Se infatti togliessimo la mano troppo presto, il rischio sarebbe di far perdere il concetto nello sguardo e nella mente di chi ci sta ascoltando. Ancora una volta ti suggerisco di guardare il video sopra, dove tutto è molto più chiaro grazie alla pratica.

 

8. Conclusioni e un trucco espressivo per usare bene le mani

Questo passaggio è un po' impegnativo, ma fa la differenza, lo scoprirai facendo pratica.

Noi occidentali leggiamo da sinistra verso destra. Ciò significa che quando osserviamo il mondo per noi è logico che le cose comincino a sinistra e si dirigano verso destra. Questo è ciò che sentiamo inconsciamente anche quando osserviamo una persona che parla e gesticola con le mani. E qui sta il punto scivoloso.

Solitamente, quando parliamo ad una persona e le siamo davanti, abbiamo l'abitudine di gesticolare con le mani secondo il nostro personale punto di vista. In concreto siamo abituati a indicare le cose che vengono prima partendo dalla nostra sinistra e andando verso la nostra destra. Come forse hai già intuito, chi ci ascolta e ci guarda in tal modo avrà la sensazione, perlopiù inconscia, di una stonatura: abituato infatti a leggere giustamente da bravo occidentale da sinistra verso destra, osservando ci avrebbe la sensazione di vedere esattamente il contrario. Vedrebbe cioè una progressione che stranamente procede da destra verso sinistra.

Per questo ti consiglio di prendere il punto di vista dell'interlocutore: ribalta allora il tuo punto di vista, elenca concetti e contenuti al contrario di come faresti in modo naturale. Impara cioè a gesticolare dalla tua destra in direzione della tua sinistra quando parli di progressioni logiche e cronologiche.

Naturalmente, qualora tu parlassi di un riavvolgimento logico cronologico, varrebbe il principio contrario e cioè illustrare i concetti con le mani partendo dalla tua sinistra - la destra di chi ti ascolta e guarda - andando verso la tua destra - la sinistra di chi ti ascolta guarda. L'interlocutore avrebbe davvero la sensazione di un riavvolgimento. Logico!

Potresti obiettare che nessuno in realtà o quasi nessuno parla con questa attenzione. È vero, è proprio perché è così, ciò ti permetterebbe di fare la differenza rispetto agli altri. Ti permetterebbe in pratica di emergere e di rendere ancora più bello il tuo modo di usare le mani quando parli e, in generale, il tuo modo di parlare e interagire con le persone. 

E ancora una volta ti sottolineo l'importanza di avere consapevolezza del tuo personale modo di gesticolare, ecco perché ti consiglio di prendere questo video training gratuito, Gesticolare bene.

 

RIEPILOGO SU COME USARE LE MANI QUANDO PARLIAMO

  1. Abbiamo due posizioni neutre, una con le braccia abbandonate lungo i fianchi, e l'altra con le braccia piegate e le mani che si incontrano dolcemente.

  2. Le mani devono essere quanto più possibile in vista, perché questo crea fiducia da parte dell'interlocutore.

  3. Quando vogliamo fissare un punto importante, immaginiamo di volerlo piantare lì dov'è in modo irremovibile.

  4. Usiamo il gesto di rifiuto - mani aperte con i palmi rivolti verso chi ascolta - .solo quando vogliamo negare, rifiutare o censurare.

  5. Per confrontare due concetti dobbiamo posizionarli nello spazio con precisione, possibilmente dalla nostra destra la nostra sinistra, e cioè dalla sinistra dell'interlocutore alla destra dell'interlocutore. Possiamo farlo anche gerarchicamente.

  6. Due errori da evitare: l'effetto mozzarella e un'espressività delle mani troppo estesa nello spazio quando parliamo in video

  7. Quando confrontiamo tre concetti dobbiamo ricordarci di tenere fermo l'ultimo, in modo che il nostro interlocutore continui a vederlo

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