Stefano Todeschi

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Rendere migliore l'ambiente di lavoro con empatia

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Gli ambienti di lavoro possono essere emotivamente faticosi. Tuttavia non basta dire "ehi, io sto empatizzando con te", anzi può anche essere controproducente, perché sarebbero parole percepite solo come tali: parole. Come migliorare le relazioni fra colleghi e con i collaboratori?

L'empatia non è una cosa che si dice: l'empatia è qualcosa che si fa.

Come far capire allora alle persone che stiamo empatizzando con loro? E soprattutto come empatizzare per davvero, che è l'unico modo per sviluppare buone relazioni professionali con colleghi e collaboratori. Un imprenditore, un manager, un leader aziendale dovrebbero preoccuparsene, e vi è una ragione attualissima.

Quanto costa?

Nel 2021, secondo i dati del ministero del Lavoro, si contano 2 milioni di abbandoni volontari da parte dei dipendenti, un +33% rispetto al 2020. E nel 2022 i numeri potrebbero crescere, lo riferisce Diana Cavalcoli su Corriere Economia (link).

Tra le varie ragioni per cui i lavoratori lasciano un’azienda ci sarebbe anche il rapporto con i colleghi di livello pari o superiore. Scontri con il capo, eccessiva pressione, mancanza di riconoscimento, mancanza di comunicazione trasparente. Spesso collaboratori e capi non saprebbero dimostrare empatia.

  • Quanto costa all'impresa l'ingresso di un nuovo collaboratore o una nuova collaboratrice, soprattutto se non si tratta di una scelta aziendale ma di una costrizione per un'imprevista dimissione?

  • Quanto costa questo esodo alle persone stesse sul piano emotivo e professionale, sia a chi se ne va sia a chi resta?

Quando le persone non sanno dimostrare empatia, ciò accade non solo perché non la sanno mettere in pratica, ma soprattutto in quanto non sanno riconoscerla, non sanno ascoltare gli altri e se stesse.

Mettersi in sicurezza

Uno dei principi che si apprendono a un corso della Croce Rossa consiste nell'intervenire ove necessario ma sempre e solo dopo aver messo in sicurezza se stessi. Dopo di che può avere senso l'intervento di aiuto per gli altri.

Il nostro stato di salute psico fisica finisce infatti per incidere sulle relazioni. In altre parole, per far star bene le altre persone, devo prima di tutto potermi sentire bene io stesso.

Il primo ascoltatore

Il tema "empatia" è immenso e richiede cautela e attenzione.

Ciò possiamo fare, e onestamente dovremmo fare, è cominciare a fare pratica di comprensione. Il primo soggetto da comprendere siamo noi stessi. Ciascuno di noi è infatti il primo ascoltatore di se stesso.

Pensaci: la prima persona che sente le tue parole e che vi interagisce sei tu stesso o tu stessa:

  • mentre le pensi

  • mentre le produci come suoni udibili

  • subito dopo averle mandate a chi ti ascolta

  • e davanti alle reazioni degli interlocutori ai tuoi messaggi.

Che cosa possiamo fare

Da parte mia ho deciso di incrementare la produzione di contenuti su questo tema, potenziando la mia ricerca personale e professionale, cominciata già dalla mia tesi universitaria sul tema dell'empatia a un livello pre linguistico e pre cognitivo.

Ho già pronti due video che puoi vedere qui sotto, in questa pagina:

  • Parlare da MANAGER e IMPRENDITORI con una bella PRONUNCIA PROFESSIONALE.

  • Parlare da LEADER per MANAGER e IMPRENDITORI. Subito AUTOREVOLE

Se ti interessa approfondire queste tematiche, puoi seguirmi su YouTube o su LinkedIn.

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