Parlare bene oggi. Preparare discorsi che si ascoltano.

Perché la preparazione di un discorso richiede così tanta fatica?

Puoi leggere l’articolo o guardare subito il video qui sopra.

Molti si sforzano di preparare presentazioni fin nei minimi dettagli, perdendo il sonno e arrivando al momento della presentazione con ansia e tensione. Questo approccio è spesso dettato da rigidità di forma, imposta da modelli culturali prestazionali che rendono i discorsi poco originali e difficili da seguire per il pubblico.

Ma qual è l'obiettivo principale di un discorso o una presentazione?

Eccolo: il pubblico deve poter ascoltare e capire facilmente il messaggio, indipendentemente dal contesto: una riunione aziendale, la presentazione di un nuovo progetto o la vendita di un prodotto a potenziali clienti. Il momento dovrebbe essere piacevole e comprensibile per tutti.

Per farsi ascoltare ecco il segreto, è tutto qui.

È tutto qui: nella pratica ho capito che bastano poche idee iniziali, quindi si parte da una bozza semplice e provvisoria della struttura del discorso (dispositio, secondo la retorica antica) e la si mette subito in pratica, cioè la si agisce subito, immaginando di essere di fronte al pubblico (actio). Agendo il discorso fin dalle prime fasi, si elabora il linguaggio in modo più naturale e spontaneo.

Più che un segreto, serve un approccio contemporaneo alla preparazione della presentazione. Dobbiamo rompere il meccanismo tossico che non aiuta, anzi danneggia. L'approccio contemporaneo che ti propongo qui si concentra sulla pratica e sull'azione, eliminando completamente la fase di memorizzazione del discorso.

Parlare bene oggi: semplificazione e risparmio di energie.

Eliminando la fase di memorizzazione e iniziando ad agire il discorso fin dalle prime fasi di preparazione, possiamo:

  • elaborare il discorso in modo più naturale e spontaneo;

  • adattare il linguaggio e i contenuti alle reazioni del pubblico;

  • sperimentare con la gestualità e l'espressività vocale per rendere la presentazione più dinamica.

Dunque il discorso va agito, cioè detto, prima possibile, meglio se subito. Ecco come agire subito il discorso ridefinisce il processo di preparazione:

  • economia di lavoro: la memorizzazione integrale del discorso appartiene al passato remoto, mentre qui viene completamente abbandonata. L'azione e la pratica continua sostituiscono la rigida memorizzazione, favorendo una comunicazione più spontanea e naturale;

  • azione del parlare come punto di partenza: si inizia ad agire il discorso fin dalle prime fasi di preparazione, anche solo con una bozza delle idee. Questo significa immaginare di essere già di fronte al pubblico e provare a esporre i contenuti anche con poche idee, sperimentando con voce, gestualità e linguaggio del corpo spontanei;

  • azione del discorso per trovare idee e svilupparle subito: attraverso l'azione, il discorso prende forma, si scoprono nuove idee, si adattano i contenuti, si affina l'espressività: agire il discorso subito diventa un laboratorio in cui sperimentare e affinare la presentazione.

La tecnica del discorso contemporanea per farsi ascoltare.

Per capire questo processo di semplificazione è utile conoscere come si articolava la retorica antica, quella classica, alla Cicerone, possiamo dire, che prevedeva cinque fasi fondamentali nella preparazione di un discorso:

  1. Inventio: questa fase riguarda la ricerca delle idee e dei contenuti che costituiranno la base del discorso. Si tratta di un processo di brainstorming e di analisi, finalizzato a individuare gli argomenti chiave e le informazioni rilevanti da trasmettere al pubblico.

  2. Dispositio: una volta individuate le idee, si passa alla fase della disposizione, ovvero all'organizzazione dei contenuti in una struttura logica e coerente. In questa fase si crea la scaletta del discorso, stabilendo l'ordine in cui verranno presentati gli argomenti e le informazioni.

  3. Elocutio: la terza fase riguarda la scelta delle parole e la cura dello stile. Si tratta di dare forma linguistica al discorso, selezionando i termini più appropriati, le espressioni più efficaci e le figure retoriche che meglio si adattano al pubblico e al messaggio che si vuole trasmettere.

  4. Memoria: la memoria era una fase cruciale nella retorica classica. Gli oratori dovevano imparare a memoria il discorso, per poterlo recitare con sicurezza e fluidità davanti al pubblico.

  5. Actio: Infine, l'actio rappresentava la messa in scena del discorso. Era il momento in cui l'oratore, dopo un'attenta preparazione e memorizzazione, si presentava davanti al pubblico e recitava il suo discorso, utilizzando la voce, il linguaggio del corpo e la gestualità per dare forza e impatto alle sue parole.

Nell'approccio contemporaneo alla preparazione di un discorso che ti sto mostrando (nel video sopra spiego bene), ti consiglio di rivedere le cinque fasi della retorica classica, trasformandole da step rigidi e sequenziali in fasi fluide, in cui l'actio (cioè l’agire il discorso o la presentazione, il parlare stesso) assume un ruolo centrale e propulsivo.

Ecco come ho rivisto i passaggi della retorica classica:

  • Inventio: la ricerca delle idee rimane una fase fondamentale, ma non è più un processo isolato e solamente preliminare. L'inventio si integra con l'actio, alimentando e arricchendo il discorso durante la sua elaborazione. Faccio agire prima possibile il discorso: attraverso la pratica con il pubblico immaginario, si scoprono nuove idee, connessioni e prospettive che non erano emerse nella fase iniziale di brainstorming.

  • Dispositio: anche la disposizione dei contenuti diventa più flessibile. Non si tratta più di seguire rigidamente una scaletta predefinita, ma di adattare l'ordine e la struttura del discorso in base alle esigenze del momento e persino alle reazioni del pubblico quando ci sarà davvero. L'actio, in questo senso, funge da banco di prova, permettendo di sperimentare diverse sequenze e di individuare la struttura più efficace.

  • Elocutio: la scelta delle parole si fonde con l'actio, diventando un processo dinamico. Le persone con cui lavoro possono così scegliere i termini, le espressioni e il tono di voce più adatti al pubblico mentre si agisce il discorso, adattando il linguaggio in tempo reale alle esigenze comunicative. In questo modo il risultato è per loro più naturale e facile anche da ricordare.

  • Memoria: la memorizzazione integrale del discorso, pilastro dell'approccio classico, viene completamente abbandonata. In tal modo puoi puntare sulla spontaneità, sulla naturalezza e sull'autenticità della comunicazione, liberandoti dalla tirannia della memoria e concentrando l'attenzione sul messaggio e sull'interazione con il pubblico, che te ne sarà grato, perché ti sentirà presente con lui.

  • Actio: l'actio non è più l'ultima fase, ma il cuore pulsante dell'intero processo di preparazione. Inizia ad agire il discorso fin dalle prime fasi, immaginando di essere già di fronte al pubblico e sperimentando con voce, gestualità e linguaggio del corpo. L'actio diventa il motore che guida l'elaborazione del discorso, permettendo di sviluppare i contenuti, affinare lo stile e creare una connessione più profonda con il pubblico. In definitiva i tuoi discorsi saranno di parole parlabili, e perciò ascoltabili.

In sintesi, l'approccio contemporaneo alla retorica che ti propongo ribalta il paradigma classico, mettendo al centro l'azione e la pratica. Questo nuovo metodo permette di creare discorsi più efficaci, coinvolgenti e autentici, in cui chi parla si libera dalla rigidità e si apre a una comunicazione più spontanea, empatica e connessa con il pubblico.


Chi sono

Sono Stefano Todeschi, consulente e formatore specializzato in public speaking pratico, aiuto manager, professionisti e imprenditori a comunicare in pubblico con più sicurezza e autorevolezza.

Niente lezioni frontali, montagne di slide o video esempi di modelli irraggiungibili. Preferisco prendere in mano la situazione reale, aiutarti a fare la pratica che ti serve adesso, passo passo con la giusta gradualità.

Diamo vita alla strategia di comunicazione su misura per te.

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